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Verso Gramsci
(Mostra Collettiva - Personale sezione espositiva di Marta Fontana che presenta quattro nuclei installativi)
Anno 2017
Installazioni di Marta Fontana all'interno della mostra collettiva al C.ARTE.C
Cave Arte Contemporanea
Bisogna solo attendere
Il titolo dell’installazione è tratto da: lettera alla madre, 25 aprile 1927. Antonio Gramsci, Vita attraverso le lettere, a cura di Giuseppe Fiori, ed. Einaudi, Torino 1994, cit., p.172
Materiali e tecniche:
Libri destinati al macero recuperati durante lo sgombero e il trasloco della biblioteca di Carloforte. Trappoline in metallo, del secolo scorso e di recente produzione, usate da bracconieri per catturare di frodo varie tipologie di uccelli. Olive raccolte fresche da olivi sardi (o in periodo invernale: bacche di Carissa raccolte fresche da cespugli nella macchia mediterranea sarda).
Fogli di vecchi fascicoli della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sfaldati durante la fase di sgombero dell’ex sede della biblioteca di Carloforte, destinati al macero, recuperati, cuciti assieme e coperti di manganese raccolto a mano nelle ex miniere dell’isola di San Pietro.
"Le pagine aperte e leggibili. Le pagine nascoste da strati di manganese. E un mucchio di libri su cui posano le trappoline per gli uccelli. Marta Fontana sintetizza con questa installazione la necessità della cultura nel pensiero di Gramsci. E anche la sua pericolosità, essendo essa generatrice di libertà.”
Alessandra Menesini
Courtesy of
Fondazione per l’Arte Contemporanea Bartoli Felter
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Area di Wernicke
Dimensioni: cm 20x20x20
Anno 2017
Materiali usati: rete metallica zincata, stoffa in cotone con tracce di ocre naturali ( limonite, ematite) e manganese dell'isola di San Pietro, pigmento blu, plastiche trasparenti per alimenti, ecoline, filo di ferro arrugginito, stoffa in cotone con lettering a punzone, inchiostro rosso e nero, ( citazione di Antonio Gramsci da "Occorre cambiare noi stessi” in "Odio gli indifferenti", Instant Book Chiarelettere, pg. 92).
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Politics
Anno 2006-2014
Carta di pura cellulosa, gesso, cemento, legno, manganese puro dell'Isola di San Pietro, grafite.
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Taccuino di viaggio/Vita nell'Isola di San Pietro. Marzo 2001- Ottobre 2014
Anno 2014. Libro d'artista.
Tecnica mista su carta e foglia di legno di recupero, handwriting, grafite, collage, carte da forno di recupero,
ocre naturali dell'Isola di San Pietro, giunco,
piccoli fori e interventi a pirografo. |
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Thòlos - 2012
L'installazione è esposta sino al 30 giugno 2013
presso il Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale G. Lilliu, BARUMINI, all'interno della mostra “Daidàleia. La memoria nell’arte”, in occasione del 15° anniversario della nomina Unesco del sito a Patrimonio dell’Umanità.
- LEGGI TESTO DI APPROFONDIMENTO >>>
- La Nuova Sardegna - articolo di Francesco Nardini |
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Ricordi Politici e Civili - 2012
L’installazione si costruisce attorno al piccolo libro di Antonio Gramsci: “Ricordi politici e civili”, a cura di G. Francioni, Pavia 1977, destinato al macero e recuperato durante il recente trasloco della biblioteca di Carloforte...
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Marta Fontana - Monica Lugas,
Barega 21 ottobre 2012, Progetto site specific
promosso da Giuseppefraugallery,
Agri-art gallery presso Progetto BAREGA.
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Motivi di famiglia - 2011-2014
Il ciclo “Motivi di famiglia” è nato da una ricerca intorno ai nuovi genogrammi, o alberi genealogici complessi, che vengono utilizzati ai nostri giorni anche da psicologi e avvocati per la mappatura del profilo dei loro clienti o assistiti...
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Interno liquido - 2010
Buste di plastica industriale per sottovuoto,
liquidi con pigmenti colorati solubili e materici, cuoricini (in
polistirolo, smalto e glitter) acquistati in negozi “Tutto a 1 euro”,
vecchi santini originali in cartoncino, sottovuoto ottenuto con
macchina industriale ad alto livello professionale. Filo nero per
sutura, pinzette. Impianto luci led con cavo sottile a bassissima
tensione. Nel trittico “Regina Mundi” sono inseriti vari strati di
plastiche e materiali trasparenti più o meno opachi, interventi con
pastelli a cera, olio e grafite. -
Articolo sull'Unione Sarda del 31/10/2010
- Testo critico di Bruno Bandini |
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Art Toys - 2010
Il realista.
L’accanito.
Lo sciupacuori.
Tecnica: buste di plastica industriale per sottovuoto, liquidi con pigmenti solubili, animaletti in plastica (usati e di recupero), cuoricini (in polistirolo smalto e glitter) acquistati in negozi “Tutto a 1 euro”, vassoi di legno smaltati di bianco.
Avevo letto alcuni testi di Zygmunt Bauman, sociologo filosofo polacco noto per la sua idea di “Società Liquida”.
In particolare mi interessavano le sue considerazioni sull’umanità trasformata da produttrice in consumatrice, in un mondo veloce e instabile, sfuggente, in cui le radici si sono ormai disciolte. Il consumismo “liquido” non è mirato tanto al possesso quanto all’uso/utilizzo temporaneo di beni/oggetti per soddisfare desideri. Ma questi beni/oggetti diventano dall’oggi al domani obsoleti e quindi il desiderio si rivolge incessantemente ad altro, alimentando così una reale insoddisfazione continua e un consumismo fine a se stesso.
In particolare mi ero soffermata sulle riflessioni di Bauman circa l’affettività in questa società liquida, vedi: Amore liquido - sulla fragilità dei legami affettivi.
All’invito da parte del Man di Nuoro di realizzare dei “giocattoli d’arte”, ho risposto realizzando tre vassoi che “servono” ciascuno una tipologia di “innamorato” consumatore: il realista, l’accanito, lo sciupacuori. Protagonisti di queste tre “messe in scena” da tavolo son piccoli animali in plastica, giunti “in fin di vita”, consumati dalle mani ignare di bambini e destinati, alla meno peggio, ad un riciclo industriale. L’ironia non manca a questi che son rinati come “art toys”.
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Khimiya - 2009/2010
Installazione site specific, dimensione ambiente. Rami di
ginepro recuperati dopo un incendio sull'isola di San Pietro, ciottoli
di manganese, ocra rossa, cordini tinti con ocra e smalto, sezione di
vecchio trave in legno, disegno a grafite, radice smaltata inserita in
base di legno e manganese. |
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Sea and Sardinia - 2010
Tecnica mista, pastello e collage su bitume
[pannelli coibentati di recupero]. |
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La spina del grano - 2008
Pain, cher frère |
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Liquido - 2008 |
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Re-domestique - 2008 |
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Già da tempo - 2007 |
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Città ostaggio - 2006
L'installazione nasce dall'accostamento di 24 moduli, 16 ad angolo retto, 8 ad angolo acuto, studiati in modo tale da comporre una struttura con ordine esatto, una geometria tangibile, perfetta e imperfetta allo stesso tempo...
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Di padre in figlia - 2005 |
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