Già da tempo - 2007
Lamina in ferro piegata, ritagliata e forata, vecchi faldoni d'archivi recuperati dal macero, legno dipinto con terre e smalto, fascetta in ferro piegato recuperata nei pressi di una vecchia officina meccanica, fil di ferro arrugginito molto sottile.
L’installazione trae ispirazione dagli antichi manoscritti siamesi miniati, libri sacri e scientifici, esposti al Museo Stefano Cardu di Cagliari, ma anche dai metalli e dagli smalti presenti nella collezione e dalla figura dello stesso Stefano Cardu, attento collezionista-impresario-lettore-studioso. Ho voluto avvicinare la tradizione occidentale di segnatura del foglio (presente nei vecchi faldoni dal contenuto pratico-normativo) alla tradizione siamese di piegatura continua del supporto cartaceo. La struttura non tralascia il riferimento al “prezzo da pagare”, di cui ogni collezionista è a suo modo consapevole: dove possibile ho lasciato che comparissero riferimenti a prezzi e contabilità presenti nei fogli d’archivio.
L’intento è stato quello di ricordare anche la vicenda pesantemente burocratica legata alla donazione, da parte del Cardu, della sua collezione d’arte siamese al Comune di Cagliari. La vicenda contiene in sé, come l’installazione, apici di passione, emozione, echi di viaggi e lingue lontane e apici opposti di pesantezza, immobilità, sterile burocrazia. Il titolo stesso dell’installazione riporta l’inizio di una frase scritta dal Cardu nel 1914 in una lettera al Sindaco di Cagliari in riferimento alla sua volontà di donare al Comune parte della sua grande collezione.
Sulle lamine e sulla carta compaiono segni sconosciuti, incontrati casualmente a terra, vecchie fascette di ferro accartocciate a comporre un "carattere" tutto da decifrare, dal quale lasciarsi suggestionare al di là del contenuto. Segni che generano curiosità, tracce di una lontana memoria... Il metallo: "terra" plasmata col fuoco, durevole e forte, reca con sé echi di potenza, forza, eleganza, ricchezza, volontà di sopravvivenza nel tempo, e non solo quello della battaglia...
Marta Fontana
Già da tempo
…Tra le pieghe dei libri sacri a soffietto Marta Fontana individua una storia ignorata. Vi situa terra e smalto, lamine e ferro, vecchi fogli e cartellini col prezzo. Materiali corrosi, in un riferimento a tutto ciò che, al di là della componente eroica, si cela dietro le esplorazioni e le conquiste.
Alessandra Menesini, da catalogo nazionale Gemine:Muse.
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