Con quali mani ? Con i tuoi occhi
Marta Fontana allo Spazio Invisibile
Non ho mai desiderato, io /
diventare un astro nel miraggio del cielo […]
mai stata io, separata dal terreno, /
e mai amica delle stelle, /
io m’innalzo sulla terra,
i pochi versi di Forugh Farrokhzad, inarrivabile vertice della poesia iraniana, introducono il sapiente equilibrio di opere e temi trattati da Marta Fontana, artista fortemente legata alla terra, alla natura, all'esistenza umana. Nei suoi occhi i mondi si compenetrano tramite segrete simbologie e la poesia è la chiave di accesso per scoprire come il mascolino e il femminino non siano contrari ma rappresentino gli opposti di uno stesso organismo. Ispirata da Forugh ma anche dalla nostra Joyce Lussu, notevoli per Marta i tratti comuni di forza, azione e profondità di spirito, l'artista svolge un racconto intimo accarezzando alcune delle caratteristiche femminili più preziose: fecondità, accoglienza, intimità, costanza, sapienza. In questo le istallazioni disvelano straordinariamente ossimori di forza e leggerezza.
Petali di fiori come sete ferrigne, micro sculture come impronte inconfondibili, cementine come costellazioni astratto concrete che rimandano a stelle modellate dalla terra. Oggetti assenti dal mondo domestico, casa – prigione – condizione vissuta, superata, sublimata grazie a una vita mossa dall'arte e ad essa dedicata. Il filone dell'arte al femminile o meglio femminista dichiara una precisa volontà di frantumare preconcetti e resistenze culturali, a partire dagli anni '60 le artiste rivendicano un ruolo storicamente sotratto, si spingono coraggiosamente non esitando ad usare il proprio corpo, denunciano, lottano, creano. L'insolita delicatezza di Marta Fontana restituisce una condizione meditativa e intellettuale che raggiunge il suo climax nello specchio che interviene sulla scena suggerendo a ciascuno di noi una presenza attiva nel racconto. Lo specchio come mappa del mondo.
Efisio Carbone
La ricerca artistica di Marta Fontana è la dimostrazione di come il potere dell'arte contemporanea risieda fondamentalmente nella capacità di invitare a riflettere sul proprio tempo offrendo un punto di vista inedito e imprevisto. In un contesto di produzione visiva in continua ibridazione, come quello del tempo presente, l'artista interviene con il silenzio, con un linguaggio fatto di materiali intrisi di storia, e con una trasposizione lirica dell'ancestrale cultura femminile mediterranea. Ma le riflessioni sono molteplici e dall'universo femminile sconfinano in territori più ampi, alludendo a un energico anelito di libertà capace di insinuarsi faticosamente anche nei contesti più oppressivi e angoscianti.
Rita Pamela Ladogana
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